La famiglia gay e lo spot Ikea: il silenzio di Bersani non rappresenta la maggioranza del Pd
di Cristiana Alicata
Un sabato a baciarsi all’Ikea per raccontare un’idea di famiglia contemporanea. Tempi duri per chi, in Italia, si sente più in Europa che in Iran. E non è nemmeno una questione di destra o sinistra.
Dal centro destra nell’ordine il sottosegretario Giovanardi che “denuncia” lo spot di Ikea che si posiziona come un luogo aperto a tutti e quindi utilizza una coppia di gay maschi per dirlo, ma secondo Giovanardi è contro l’idea costituzionale della Famiglia; poi il sindaco di Treviso che vuole multare i gay che si baciano in pubblico (ci sarebbe da chiedersi se è una piaga sociale questa dei baci pubblici a Treviso!) e, dulcis in fundo, Buttiglione a sostenere (falsamente) che le famiglie tradizionali pagherebbero la pensione ai gay.
Solitario un deputato teodem del Pd, tale Merlo, sconosciuto a tutti, che dà ragione a Giovanardi. Basterebbe l’utilizzo del sillogismo aristotelico per smontare questo mucchio di scempiaggini. La famiglia oggi che cos’è? Credo che tutti possiamo ritenerlo il luogo dove più di una persona (un genitore e un figlio, una coppia, due genitori con figli) esercita il diritto alla felicità, si accudisce, si prende cura l’uno dell’altro. Non entro nel dettaglio legislativo su cosa è un matrimonio e cosa una convivenza.
Per parte mia sono per l’estensione del matrimonio anche agli omosessuali e per rendere il divorzio non un calvario sfama avvocati, ma un modo per sciogliere i nodi affettivi che, purtroppo, spesso finiscono. Quanto ai baci? Non capisco perché multare due gay che si baciano e non chiunque si baci. E’ vietato baciarsi? Ringraziamo che c’è ancora gente che si dà un bacio per strada, che si innamora piuttosto che pestarsi a sangue nelle piazze delle città insicure.
La pensione? A dire il vero, a conti fatti, è dimostrato che sono i single a pagare più di tutti perché con le loro tasse pagano anche la scuola, per esempio. Ma il tema è che Buttiglione usa la parola gay per dire single e si dimentica che 100 mila bambini vivono in coppie omosessuali, oggi, in Italia e che quindi sono, ehm, famiglie. Ci sono però due cose che vorrei porre alla vostra attenzione.
un mio pensiero,credo che le aziende possono fare tutti gli spot commerciali ma devono anche rispettare il paese in qui questa azienda viene ospitata sono gay e felice ma in italia,la culura così bigotta.....nn puo'accettare queste slogan commerciali cosi forti ripeto sono gay...ma.......
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