giovedì 28 aprile 2011

La famiglia gay e lo spot Ikea: il silenzio di Bersani non rappresenta la maggioranza del Pd

di Cristiana Alicata
Un sabato a baciarsi all’Ikea per raccontare un’idea di famiglia contemporanea. Tempi duri per chi, in Italia, si sente più in Europa che in Iran. E non è nemmeno una questione di destra o sinistra.
Dal centro destra nell’ordine il sottosegretario Giovanardi che “denuncia” lo spot di Ikea che si posiziona come un luogo aperto a tutti e quindi utilizza una coppia di gay maschi per dirlo, ma secondo Giovanardi è contro l’idea costituzionale della Famiglia; poi il sindaco di Treviso che vuole multare i gay che si baciano in pubblico (ci sarebbe da chiedersi se è una piaga sociale questa dei baci pubblici a Treviso!) e, dulcis in fundo, Buttiglione a sostenere (falsamente) che le famiglie tradizionali pagherebbero la pensione ai gay.
Solitario un deputato teodem del Pd, tale Merlo, sconosciuto a tutti, che dà ragione a Giovanardi. Basterebbe l’utilizzo del sillogismo aristotelico per smontare questo mucchio di scempiaggini. La famiglia oggi che cos’è? Credo che tutti possiamo ritenerlo il luogo dove più di una persona (un genitore e un figlio, una coppia, due genitori con figli) esercita il diritto alla felicità, si accudisce, si prende cura l’uno dell’altro. Non entro nel dettaglio legislativo su cosa è un matrimonio e cosa una convivenza.
Per parte mia sono per l’estensione del matrimonio anche agli omosessuali e per rendere il divorzio non un calvario sfama avvocati, ma un modo per sciogliere i nodi affettivi che, purtroppo, spesso finiscono. Quanto ai baci? Non capisco perché multare due gay che si baciano e non chiunque si baci. E’ vietato baciarsi? Ringraziamo che c’è ancora gente che si dà un bacio per strada, che si innamora piuttosto che pestarsi a sangue nelle piazze delle città insicure.
La pensione? A dire il vero, a conti fatti, è dimostrato che sono i single a pagare più di tutti perché con le loro tasse pagano anche la scuola, per esempio. Ma il tema è che Buttiglione usa la parola gay per dire single e si dimentica che 100 mila bambini vivono in coppie omosessuali, oggi, in Italia e che quindi sono, ehm, famiglie. Ci sono però due cose che vorrei porre alla vostra attenzione.

1 commento:

  1. un mio pensiero,credo che le aziende possono fare tutti gli spot commerciali ma devono anche rispettare il paese in qui questa azienda viene ospitata sono gay e felice ma in italia,la culura così bigotta.....nn puo'accettare queste slogan commerciali cosi forti ripeto sono gay...ma.......

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